Operatori sanitari creano un nuovo Circolo Rotary

A cura di Christina Sweeney, Rotary Service & Engagement Staff

Nel Rotary, la nostra professione e la nostra passione per il servizio vanno di pari passo. La nostra organizzazione offre l’opportunità di aiutare gli altri usando le nostre capacità e competenze uniche per rispondere ai bisogni della comunità e aiutare gli altri a scoprire nuove opportunità e interessi professionali. Un modo per agire attraverso l’azione professionale è quello di connettersi con altri professionisti attraverso un Circolo Rotary. Abbiamo chiesto al Dottor John Philip, Presidente del Circolo International Rotary Fellowship of Healthcare Professionals, per parlare della sua esperienza.

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Dall’Ucraina alla Danimarca: 17enne accolto in casa da una coppia di Rotariani

Artem Ziablov looks over his new clothes, courtesy of a merchant in Denmark.
Artem Ziablov davanti ai suoi nuovi vestiti regalati da un generoso negoziante della Danimarca.

[NDR]: Come molti soci del Rotary, l’Amministratore della Fondazione Rotary Per Høyen, socio del Rotary Club di Aarup, Danimarca, voleva agire in risposta alla crisi umanitaria in corso in Ucraina. Attraverso la rete del Rotary, lui e sua moglie sono venuti a conoscenza di un rifugiato ucraino di 17 anni, Artem Ziablov, che soggiornava in Germania. In questo post, il secondo di due parti, Artem condivide la sua fuga dall’Ucraina e arrivo in Danimarca.

a cura di Artem Ziablov

Io sono uno studente dell’Università Nazionale di Karazin Kharkiv, dove frequento il primo anno di studi per conseguire una laurea in matematica e informatica. Una settimana prima dell’inizio della guerra, mia madre mi ha portato da Kharkiv a Irpin, una città della regione di Kyiv, dove vivevo prima degli studi. La mattina del 24 febbraio, alle cinque del mattino, mia madre mi svegliò per dirmi che era scoppiata la guerra e che Kharkiv era sotto attacco. Mi sono affacciato alla finestra e ho sentito le bombe sganciate sull’aeroporto di Gostomel, a 10 km da casa nostra. Poi nel cielo volavano i caccia ucraini molto vicini a noi e i missili ucraini bombardavano le truppe russe nella nostra città, quindi era molto spaventoso stare lì.

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Milioni di gocce fanno la differenza per i profughi ucraini

[NDR]: Come molti soci del Rotary, l’Amministratore della Fondazione Rotary Per Høyen, socio del Rotary Club di Aarup, Danimarca, voleva agire in risposta alla crisi umanitaria in corso in Ucraina. Attraverso la rete del Rotary, lui e sua moglie sono venuti a conoscenza di un rifugiato ucraino di 17 anni, Artem Ziablov, che soggiornava in Germania. In questo post, il primo di due parti, Høyen parla della decisione di accogliere Artem nella propria casa.

Per Hoyen
Per Hoyen

a cura di Per Høyen, Amministratore della Fondazione Rotary

Come la maggior parte del mondo, ci siamo preoccupati quando abbiamo sentito dell’arrivo dell’esercito russo al confine con l’Ucraina. Come Consigliere del Rotary, ero stato in Ucraina sei anni fa per la costituzione di un club e ho amici Rotariani in Ucraina. Sapere che i miei amici erano in pericolo è stato terribile. Il giorno dell’invasione è stato molto duro per noi. E vedere le immagini di ciò che stava accadendo ci ha fatto venire le lacrime agli occhi. Ci siamo chiesti: “Chi può fare questo a dei bambini piccoli?”.

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Squadra di formazione professionale (VTT) in Togo: una forte esperienza rotariana e umana

A cura di Lia Puggioni – medico, Ginecologo e Ostetrico. Rotary club Ogliastra, Distretto 2080

Era sabato 30 marzo 2019. Aspettavo l’arrivo dei miei compagni di viaggio all’aeroporto internazionale di Fiumicino e riflettevo su questa nuova avventura rotariana per la quale mi accingevo a partire per raggiungere il dispensario di Momè Katihoe gestito dalle suore di Nostra Signora della Compassione in Togo .

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L’impatto che facciamo nell’Etiopia rurale

A cura di Samson Tesfaye Woldetensaie, past assistente governatore uscente del Distretto 9212, Addis Abeba, Etiopia

Nel mio club, il Rotary Club di Addis Abeba Central-Mella, stiamo lavorando ad un progetto idrico per sviluppare e costruire pozzi in 24 comunità rurali dell’Etiopia meridionale. Le prove e i dati che abbiamo raccolto ci hanno aiutato a identificare i bisogni della comunità e ci hanno aiutato a determinare il modo migliore per affrontarli.

Questo progetto mira a migliorare la qualità della vita dei residenti che non hanno accesso all’acqua pulita e la routine quotidiana quando l’acqua pulita è vicina e accessibile. Queste comunità devono spesso percorrere lunghe distanze a piedi per raggiungere una fonte d’acqua che spesso è sporca e porta malattie trasmesse dall’acqua.

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Iniziative dei Rotariani nel mondo contro la polio

Communications Staff, Rotary International

L‘eradicazione della polio è una delle cause che ci sta più a cuore e in cui siamo impegnati da più tempo. Insieme ai nostri partner, abbiamo contribuito a immunizzare contro la polio oltre 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi. Abbiamo ridotto del 99,9% i casi di polio nel mondo e non ci fermeremo finché non avremo debellato la malattia una volta per tutte.  Scopri in che modo i Rotariani in diverse parte del mondo sostengono quest’anno la lotta contro la polio per trarre idee e ispirazione ricordando di registrare il vostro evento su questo sito alla pagina https://endpolio.org/it/register-your-event. 

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Usare Raise for Rotary per sostenere l’eradicazione della polio è un gioco da ragazzi

a cura di Jayne Hulbert, past governatore e presidente della Fondazione Rotary, Distretto 5150

L‘eradicazione della polio è personale per me. Mia sorella e il padre di mio marito sono stati entrambi vittime di questa terribile malattia quando avevano solo 5 anni. Sono entrata a far parte del Rotary per la lotta contro la polio.

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Lo Sport e la lotta alla poliomielite: il binomio del Rotary Club Sabina Tevere

A cura degli staffettisti del Rotary Club Sabina Tevere

Finalmente è arrivato il grande giorno! Dopo il rinvio dovuto alla pandemia si parte “di corsa” con la maratona di Roma in staffetta.

Lo sforzo dei fatidici 42,195 Km della maratona viene condiviso tra gli affiatatissimi quattro atleti che compongono la squadra del nostro Club, l’Incoming President Stefano Londrillo, e gli amici Stefano Fabrizi, Alessia Roggi, Alessandro Liviero.

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Ognuno di noi ne può portare Uno

Nota dell’Editore:  L’effettivo è la linfa vitale del Rotary. I sondaggi hanno confermato che i soci si iscrivono perché vogliono connettersi con altre persone e agire per creare cambiamenti duraturi. Per il Mese dell’effettivo ad agosto, abbiamo chiesto a diversi esperti di parlare di come raggiungere i potenziali soci, mantenere i soci esistenti impegnati e creare un ambiente che permetta ai nuovi club di formarsi e prosperare. Questo è il primo di questa serie

Elizabeth Usovicz

A cura di Elizabeth Usovicz, Consigliere del Rotary International, Zone 30 e 31

Le connessioni del Rotary sono potenti, sia per i soci attuali che per quelli futuri. Dopo 16 mesi di isolamento, affari online e riunioni virtuali del Rotary, di recente ho incontrato una cliente di lunga data a pranzo. Il ristorante che abbiamo scelto era tranquillo quel giorno, e l’area in cui pranzare era vuota, tranne un tavolo.  

I nostri vicini erano due giovani uomini di razze diverse. Sembravano parlare di affari mentre io e la mia cliente eravamo sedute al tavolo vicino. Non abbiamo badato alla loro conversazione più di tanto fino a quando le nostre orecchie si sono drizzate come quelle di un terrier iper-allertato dopo aver sentito uno di loro dire: “Rotary”. 

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Sacchetti alimentari colmano la lacuna causata dalla pandemia

distributing food bags
Soci del Rotary Club di Roatan, Bay Islands, Honduras, controllano i nomi da una lista mentre distribuiscono sacchetti alimentari sull’isola di St. Helene.

a cura di Roger Bjoroy-Karlsen, Rotary Club di Roatan, Bay Islands, Honduras

Sono su una piccola barca carica di sacchetti alimentari diretta agli abitanti di St. Helene, una piccola isola lunga circa due miglia e larga un miglio, separata da un canale dall’isola di Roatan. Roatan è la più grande delle Isole della Baia situata al largo della costa settentrionale dell’Honduras.

Mentre le onde colpiscono la nostra barca, i miei pensieri vagano alle circa 1.000 persone in 218 famiglie che hanno bisogno del cibo che stiamo consegnando. Molti dei quali non hanno reddito perché hanno perso il lavoro a causa della pandemia di COVID-19. St. Helene non ha strade e infrastrutture. La sua gente discende dagli schiavi africani portati dagli inglesi in Giamaica e nelle isole Cayman, che poi sono emigrati a Roatan dopo aver ottenuto la libertà negli anni attorno al 1830.

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