a cura di Eva Kurniaty, Coordinatore Rotary, Past governatore distrettuale e socia del Rotary Club Jakarta Sunter Centenario, Indonesia
Eva Kurniaty
Quando ero governatore distrettuale nel 2013, c’era un Rotary club nel mio distretto, a Cilacap, Giava Centrale, che aveva solo pochi soci. I miei alti dirigenti mi consigliarono di chiudere il club perché era inattivo, non teneva riunioni, non realizzava progetti e non aveva mai contribuito alla Fondazione Rotary. Ma io ero determinata a non chiudere il club; sapevo che era possibile farlo rinascere.
Borsisti della pace del Rotary 2021 nel campus della Makerere University in Kampala, Uganda.
a cura di Rebecca Crall, Manager Aree d’intervento, Costruzione della pace e prevenzione dei conflitti
La pace non avviene da un momento all’altro. La pace si costruire in modi piccoli e consistenti nel tempo. Questo può sembrare spesso controintuitivo, e persino improduttivo, in una cultura in cui la gratificazione immediata è la nostra norma. Sebbene il processo di costruzione della pace sia spesso silenzioso, personale e complesso, è anche una delle aree più importanti in cui dedicare le nostre energie e il nostro tempo.
Molti dei problemi più urgenti del mondo hanno una forte componente di costruzione della pace: pandemie, minacce ambientali e conflitti politici possono essere visti attraverso la lente della costruzione della pace
Borsisti della pace del Rotary presso il Rotary Peace Center della Makerere University, Kampala, Uganda.
a cura di Rebecca Crall, Areas of Focus Manager, Peacebuilding and Conflict Prevention
In una recente conversazione con un gruppo di costruttori di pace professionisti, uno dei miei colleghi (e nuovo socio del Rotary) mi ha sorpreso quando ha parlato del Rotary come di un “disgregatore della pace”. Un disgregatore per la pace? Suonava come una novità e una cosa inaspettata.
La disgregazione segnala un grande cambiamento, un cambiamento che avviene in modo veloce. Spesso si ha l’impressione che avvenga a un ritmo vertiginoso, ed è associato al caos e allo spostamento. Non è qualcosa che spesso immaginiamo di volere maggiormente. Ma il commento del mio collega mi ha fatto pensare a un’azione di disturbo a fin di bene: usare la nostra piattaforma di soci del Rotary per interrompere la violenza e creare la pace. Possiamo applicare questa idea per costruire un futuro in cui la pace sia la nostra norma?
a cura di Juana Maria Serrano Marin, Presidente del Rotary Club di Metaverso, Distretto 2203, Spagna
Juana Maria Serrano Marin
A lcuni mesi fa, un relatore ospite del Rotary club di mio marito ha parlato al gruppo delle vaste possibilità del Metaverso come luogo d’incontro virtuale. Non molto tempo dopo, una persona della commissione per l’effettivo del nostro distretto ha suggerito a mio marito di formare un nuovo club – nel Metaverso.
Il futuro è fatto di noi, dei nostri incontri…L’esistenza di tutti è profondamente connessa a quella degli altri: la vita non è solo il passare del tempo, ma è fatta di interazioni…Un singolo individuo è sufficiente perché la SPERANZA possa esistere, e quell’individuo potresti essere proprio tu. -Papa Francesco
A cura di: Tom Gump, Organizzatore del Gruppo Community Rotary (RCC) per la comunità afgana del Minnesota, USA e past governatore
Se vuoi creare una pace positiva nel mondo, non hai bisogno di andare fino in Afghanistan o in Ucraina, ma puoi, insieme ad altri, avere un impatto dal tuo cortile di casa. La pace positiva non è solo l’assenza di violenza, ma include anche uno stato di collaborazione e sostegno tra Stati, nazioni o membri di una società.
Il Rotary e la Fondazione Rotary hanno investito i loro sforzi nella creaziune della pace positiva. Ma cosa possiamo fare nella nostra zona per contribuire alla pace positiva?
A cura di Christina Sweeney, Rotary Service & Engagement Staff
Nel Rotary, la nostra professione e la nostra passione per il servizio vanno di pari passo. La nostra organizzazione offre l’opportunità di aiutare gli altri usando le nostre capacità e competenze uniche per rispondere ai bisogni della comunità e aiutare gli altri a scoprire nuove opportunità e interessi professionali. Un modo per agire attraverso l’azione professionale è quello di connettersi con altri professionisti attraverso un Circolo Rotary. Abbiamo chiesto al Dottor John Philip, Presidente del Circolo International Rotary Fellowship of Healthcare Professionals, per parlare della sua esperienza.
Jong-Geun Lee in cima a 3.400 metri s.l.m. con i soci del suo Rotary club che lo hanno trasportato a turno su una intelaiatura ad A sulle loro spalle.
A cura di Jong-Geun Lee, RC di Wonju, Presidente di sottocommissione PolioPlus del Distretto 3730 e socio del Rotary Club di Wonju, Corea
Sono nato in un villaggio rurale della Corea del Sud l’anno successivo alla fine della guerra di Corea. A causa della situazione sanitaria vulnerabile, sono stato contagiato dalla poliomielite all’età di 9 mesi. La febbre durò per diversi giorni ed entrambe le mie gambe rimasero paralizzate. Sebbene i miei genitori fossero insegnanti, all’epoca sapevano ben poco la poliomielite e durante i primi giorni si affidarono a rimedi superstiziosi e alla preghiera. All’età di 24 mesi mi fu diagnosticata la poliomielite.
Dovevo usare le stampelle per camminare, ma essendo allegro e attivo di natura, ho trascorso un’infanzia divertente con molti amici nel villaggio. Quando andavo a scuola, mio fratello minore mi accompagnava all’andata e al ritorno e portava il mio zaino. Quando l’aula non era al piano terra, i miei compagni di scuola mi portavano in spalla su per le scale. Nonostante la generosa assistenza dagli altri, cadevo spesso quando la protesi alle gambe si allentava o le stampelle s’incastravano da qualche parte, e così mi tuffai maggiormente nello studio
Giovani volontari del Rotaract Club con base presso la San Diego State University in California uniscono l’utile al dilettevole.
A cura di Raquel D’Garay-Juncal, presidente del Rotary Club di Worldwide Impact (Distretto 1550), membro del Cadre di consulenti tecnici della Fondazione Rotary
A giugno, ho avuto l’opportunità di parlare con Brett Morey del Circolo Surfers Unite Rotarian Fellowship e discutere su tutte le fantastiche attività svolte.
Ho incontrato Brett per la prima volta alla Convention del Rotary International ad Atlanta nel 2017 mentre camminava con una tavola da surf sotto il braccio. Brett, originario di San Diego e Past presidente del Rotary Club di La Jolla Golden Triangle, ricorda che quando ci siamo incontrati “ho capito che saremmo diventati amici e che avevamo bisogno di lui nel gruppo”.
Per alcuni incredibili eradicatori, lo scopo di una vita non si ferma al pensionamento
Per molte donne e uomini che hanno trascorso la loro carriera a combattere la polio, la pensione non offre riposo e relax, ma una continuazione del lavoro di una vita verso l’eradicazione. In tutta la regione del Mediterraneo orientale, coloro che hanno lottato una volta e per sempre contro la polio stanno ispirando la prossima generazione di eradicatori con il loro impegno per la causa e la loro fiducia nei benefici di un futuro senza polio.
Incontriamo alcuni dei più amati combattenti contro la polio della regione mentre guardano indietro alla loro carriera e cercano di cogliere la loro insolita motivazione a continuare la loro ricerca, fino a quando sarà necessario.