
A cura di Helene Dudley, past presidente del Rotary Club di Coconut Grove, Florida, USA
Ho cominciato a piangere mentre partecipavo a una riunione su Zoom del Rotary Club provvisorio di Yumbe, Uganda, che discuteva di un progetto d’azione che il club stava pianificando per aiutare un villaggio vicino. Ho parlato con un’altra partecipante alla riunione che ha ammesso che anche lei stava piangendo. Il club non è ancora ufficialmente riconosciuto dal Rotary International e le donne sono ben al di sotto della soglia di povertà, ma stanno già realizzando progetti di service.
Le 22 socie del Rotary club provvisorio di Yumbe sono tutte dirigenti dei gruppi Women’s Village Savings and Loan Association (VSLA) che ricevono fondi da TCP Global per aumentare il loro pool di prestiti. Con i regolari prestiti per migliorare le loro aziende, aumenta anche il loro reddito e, in tal modo, possono tenere i figli a scuola e fornire loro tre pasti al giorno.
grazie all’accesso regolare ai prestiti (in media 150 dollari), hanno deciso che il loro primo progetto di service avrebbe dovuto aiutare una comunità meno fortunata. Dopo aver sollecitato proposte dai villaggi vicini, hanno optato per la costruzione di latrine per una comunità priva di servizi igienici.
Sono continuamente sorpresa e talvolta arrivo a sentirmi in imbarazzo durante le chiamate via Zoom con l’Africa. Io ho sottovalutato, e non mi sono mai soffermata a mettere in discussione la mia ipotesi iniziale che le VSLA, composte da venditori al mercato e agricoltori di sussistenza, non avessero capacità o interesse per i progetti comunitari
Queste donne sono sempre pronte ad aiutarsi reciprocamente e CCEDUC sta usando i loro guadagni per aiutarle a fare proprio questo.
Mentre il partner abituale di TCP Global è un’Organizzazione non governativa (ONG), i VSLA sono gruppi di 30 membri che uniscono i loro risparmi di circa 0,50 dollari a settimana per concedersi prestiti reciproci. I gruppi si rendono conto dell’utilità dei prestiti e desiderano prestiti più consistenti e frequenti, ma senza un conto bancario e la possibilità di accedere a Internet, TCP Global non può lavorare direttamente con loro.
Care Community Education Center (CCEDUC) a Yumbe si è offerto di fungere da agente fiscale a titolo gratuito. A mio avviso, questo accordo non ha superato la prova “equo per tutti gli interessati” e “vantaggioso per tutti gli interessati”, per cui ho suggerito che la CCEDUC ricevesse parte dei guadagni che di solito vanno all’organizzazione che gestisce direttamente il programma di prestiti. Se tutti beneficiano in qualche modo del successo del programma, tutti lavorano duramente per questo successo.
Sebbene questo accordo si sia rivelato equo e vantaggioso per tutti gli interessati e ora abbiamo trentaquattro VSLA che ricevono fondi per microprestiti con la CCEDUC come agente fiscale, la mia ipotesi di fondo era chiaramente sbagliata. Queste donne sono sempre pronte ad aiutarsi reciprocamente e CCEDUC sta usando i loro guadagni per aiutarle a fare proprio questo.
I video dai partner di micro-prestiti in Africa includono richieste frequenti di fornire servizi simili alle VSLA in altre comunità. Dopo nove mesi dall’apertura dei primi due programmi di prestito a Yumbe, la CCEDUC ha aperto due programmi di prestito nel campo di BidiBidi per i rifugiati sudanesi, a 15 chilometri di distanza. In queste comunità solo il 13% dispone di latrine domestiche, il 48% ha accesso a una fonte d’acqua sicura e il reddito medio è inferiore a 2 dollari al giorno. eppure la loro accoglienza di questi rifugiati è in netto contrasto con la reazione dei ricchi cittadini statunitensi. Abbiamo tanto da imparare dall’Africa.
L’autrice: Helene Dudley è Executive Director of TCP Global ed una ex-volontaria di Peace Corps: in Colombia 1968-70, in Albania/Slovacchia 1997-99