L’impatto che facciamo nell’Etiopia rurale

A cura di Samson Tesfaye Woldetensaie, past assistente governatore uscente del Distretto 9212, Addis Abeba, Etiopia

Nel mio club, il Rotary Club di Addis Abeba Central-Mella, stiamo lavorando ad un progetto idrico per sviluppare e costruire pozzi in 24 comunità rurali dell’Etiopia meridionale. Le prove e i dati che abbiamo raccolto ci hanno aiutato a identificare i bisogni della comunità e ci hanno aiutato a determinare il modo migliore per affrontarli.

Questo progetto mira a migliorare la qualità della vita dei residenti che non hanno accesso all’acqua pulita e la routine quotidiana quando l’acqua pulita è vicina e accessibile. Queste comunità devono spesso percorrere lunghe distanze a piedi per raggiungere una fonte d’acqua che spesso è sporca e porta malattie trasmesse dall’acqua.

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Dal barcone allo showroom, il riscatto di un migrante

Il Rotary cambia le vite: il nigeriano Lawrence realizza il suo sogno
  • a cura di Vittorio Massaro, Responsabile Comunicazione Distretto 2120

Una straordinaria storia di riscatto sociale, l’ambizione di mostrare alla comunità il proprio talento, il desiderio di affermarsi attraverso il sacrificio e l’applicazione.

Lui si chiama Thomas Lawrence, nazionalità nigeriana. È arrivato in Italia a bordo di uno dei tanti barconi che sfidano la sorte e i marosi del Mediterraneo. L’approdo alle porte di Foggia, in Puglia, in quel “Centro di accoglienza per i richiedenti asilo” di Borgo Mezzanone dove la vita forse è meno dura soltanto perché non ci sono gli aguzzini degli accampamenti libici.

Thomas è un abile artigiano: vuole lavorare, intende guadagnarsi da vivere onestamente. E coglie al volo l’opportunità: il Rotary Club Foggia “Umberto Giordano” sposa il progetto dal titolo “I saperi per l’inclusione” che propone Corsi di sartoria in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, la Caritas, la Fondazione dei Monti Uniti e la Cooperativa sociale Medtraining. Il coordinamento dei corsi è affidato alla socia del Club foggiano, Maria Buono.

Un percorso durato quattro anni e oggi Thomas è titolare di uno showroom tutto suo, con sede presso l’AS.SO.RI. (onlus che da 40 anni si occupa di inclusione, in particolare dei portatori di handicap). Si chiama “Le chicche di Lau” e nel laboratorio annesso al locale modella tessuti, seta, pelle e velluti secondo la propria creatività e trasforma i materiali in meravigliose creazioni, ognuna espressione di una storia, uno stile, un valore.

Il Rotary club “Umberto Giordano” di Foggia lo ha sostenuto donandogli macchine, attrezzature e i materiali che Thomas riesce a mixare con sapienza e fantasia e fa diventare borse originali e di pregio.

Per arrivare ad aprire laboratorio e showroom, il talentuoso sarto/stilista ha sbaragliato una concorrenza altrettanto qualificata, classificandosi quarto (su duecento candidati) nella graduatoria dell’Avviso Pubblico della Regione Puglia “PIN – Pugliesi Innovativi” e ottenendo un finanziamento con il progetto “Sartoria Circolare”, individuato appunto con il marchio “Le chicche di Lau”.

«Il progetto – spiega il giovane designer – propone lo sviluppo di un’economia circolare sostenibile, attraverso la diffusione dell’arte del cucito, del riciclo e del riuso, e intende favorire l’inclusione sociale degli extracomunitari, potenziarne l’autonomia e la partecipazione sociale alla vita comunitaria. Sogno di coinvolgere nel mio laboratorio altri migranti desiderosi, come me, di esprimere potenzialità e talento e riscattarsi da uno stato di emarginazione e sfruttamento»

All’inaugurazione dello showroom sono intervenuti il Governatore del Distretto Rotary 2120, Gianvito Giannelli, il Pdg Sergio Sernia, il Dge Nicola Auciello e la Presidente del Rotary Club “U. Giordano”, Renata Maria Montini.

Un maratoneta

Ricordando il Presidente del Rotary International 1999/2000 Carlo Ravizza, a cura di Rajendra Saboo

Sempre energico ed entusiasta, mai stanco, né fisicamente né emotivamente, Carlo Ravizza era un uomo da lunghe distanze. Possedendo molte capacità, alcune delle quali familiari, ha trascorso, fino alla sua scomparsa il 19 luglio scorso, una vita attiva di 95 anni. Ho sempre apprezzato la sua compagnia di compagno e co-viaggiatore nel nostro percorso nel Rotary.

Carlo è nato a Milano da una famiglia benestante. Suo padre, che era nato a San Gallo, in Svizzera, emigrò con sua moglie a Milano dopo la Prima guerra mondiale. Il giovane Carlo crebbe in un ambiente bilingue – i suoi genitori parlavano lo svizzero tedesco, la loro lingua madre, e l’italiano – e aumentò le sue capacità linguistiche imparando il francese, l’inglese e il portoghese.

Il padre di Carlo era un architetto e suo figlio, laureatosi in ingegneria civile, ha ereditato e ampliato l’azienda di famiglia mantenendo e rafforzando i suoi valori fondamentali di onestà e integrità.

Carlo era molto stressato a causa della crescente attività aziendale, e un amico gli consigliò di entrare nel Rotary come un modo per aiutarlo a rilassarsi. Nel 1971 divenne socio fondatore del Rotary Club di Milano Sud-Ovest, e fu il primo presidente eletto del nuovo club. È stato governatore dell’attuale Distretto 2041 nel 1977/1978, e durante il suo mandato ha visitato ogni club del Distretto almeno tre volte.

Io sono stato governatore distrettuale nel 1976/1977, e ci siamo conosciuti in quel periodo. Sono stato Consigliere del Rotary International nel 1981-1983, e lui occupò la stessa carica nel 1984-1986. Durante questi anni abbiamo avuto frequenti interazioni. Io viaggiavo nella Germania meridionale per lavoro passando da Zurigo, e spesso mi fermavo per due o tre giorni a Lucerna nella cui periferia Carlo aveva la sua casa e il suo ufficio, ed io andavo a trovarlo per pranzo. Se mia moglie Usha era con me, anche la moglie di Carlo, Rossana, si univa a noi e si divertivano a cucinare cibo vegetariano insieme. Naturalmente, parlavamo sostanzialmente del Rotary e della sua filosofia, ed entrambi condividevamo le nostre impressioni su come il Rotary ci avesse insegnato tanto nella vita.

Carlo è stato Presidente del RI nel 1999/2000. Essendo l’avvento del nuovo millennio, divenne un anno molto significativo. All’Assemblea Internazionale del 1999, Carlo ha annunciato il suo tema lungimirante: Rotary 2000: Agisci con Coerenza, Credibilità, Continuità.

Carlo ha visitato molte volte l’India, anche prima del suo mandato presidenziale. Ricordo la visita sua e di Rosanna in Pakistan nel gennaio 1999. Il 29 gennaio lasciarono Lahore e attraversarono il confine di Wagah. Li ho ricevuti insieme a vari dirigenti del Distretto 3070 e alle loro mogli. Camminarono dal Pakistan all’India e, sulla terra comune, ricevettero il saluto della polizia di frontiera di entrambi i Paesi.

Ho conosciuto Carlo come un visionario pratico. Aveva una visione e, essendo un ingegnere civile, si rendeva conto che le visioni hanno bisogno di un fondamento nella realtà. Eppure non ha mai compromesso i suoi ideali. A volte veniva frainteso come burbero, ma dentro aveva un cuore angelico. E Rossana, una persona estremamente calorosa, neutralizzava sempre il suo carattere ruvido. Usha ed io ricordiamo la coppia come due dei nostri migliori amici.

Una volta nella sede del Rotary a Evanston, Illinois, ho chiesto a Carlo dove era andato per la sua passeggiata mattutina. “A Chicago”, mi disse, “a circa 15 miglia di distanza”. Quando gli ho chiesto come ha fatto il viaggio di ritorno, mi aveva risposto: “Lo stesso, a piedi”. Infatti, Carlo era un maratoneta. Non vinceva contro nessuno, ma sfidava se stesso. Era davvero un fondista nella vita.

Questo tributo è stato pubblicato in inglese nel numero di dicembre della rivista Rotary. Leggi

Rajendra Saboo è stato Presidente del Rotary International nel 1991/1992.

Conversazioni con la DEI task force del Rotary

Valarie Wafer
Valarie Wafer

Nota dell’Editore: a settembre 2020, il Rotary ha creato una task force incaricata di valutare lo stato attuale sulla diversità, equità e inclusione (DEI) nel Rotary e di definire un piano d’azione esaustivo per aiutarci a valorizzare e mettere in pratica ulteriormente questi principi. Questo è il secondo di una serie di post dei membri della task force che riflettono sul loro lavoro nella commissione e sul perché è fondamentale per l’organizzazione.

Valarie Wafer, presidente della task force, è l’attuale vice presidente del Rotary International 2021/2022 e socia del Rotary Club di Collingwood-South Georgian Bay, Ontario, Canada. Ha ricoperto il ruolo di istruttore del RI, membro del Comitato organizzatore della Convention di Toronto 2018, assistente coordinatore regionale della Fondazione Rotary e rappresentante del presidente del RI. (Leggi la sua biografia).

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5 ingredienti per un Rotary club di successo

A cura di Barton Goldenberg, past governatore uscente del Distretto 7620 (Maryland e Washington D.C., USA)

Gestire un Rotary club di successo è un po' come preparare una torta. Hai bisogno degli ingredienti giusti.
Gestire un Rotary club di successo è un po’ come preparare una torta. Hai bisogno degli ingredienti giusti.

Se sei un appassionato di pasticceria, sai che una grande torta è fatta di singoli ingredienti messi insieme  per produrre qualcosa di speciale. Un grande Rotary club è così, nel senso che è composto da un mix unico di ingredienti. Ecco i cinque che ho trovato nella maggior parte, se non in tutti i Rotary club di successo.

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Conversazioni sulla pace condotte dai giovani

A cura di Scott Martin, Global Partnership Manager, Mediators Beyond Borders International con Suki Kalra, Partnership Storyteller, Mediators Beyond Borders International

La missione di Mediators Beyond Borders International (MBBI) è di creare un mondo più “capace” di pace fornendo i mezzi ai membri della comunità, con un’enfasi centrale sui giovani. MBBI si concentra molto sul lavoro con i giovani attraverso il nostro impegno nella costruzione della pace incentrata sui giovani, il programma Peace Conversations Facilitation (PCF), e come partner di servizio del Rotary International. Crediamo nella costruzione di competenze locali per la pace che possono essere implementate e insegnate nelle scuole e nelle comunità. I giovani costruttori di pace sono altrettanto capaci quanto gli adulti, e lo abbiamo visto in prima persona a Friendswood, Texas.

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Come ha navigato le acque il Circolo International Yachting Fellowship of Rotarians durante la pandemia?

A cura di Angie Mesistrano, Controcommodoro della International Yachting Fellowship of Rotarians

Si dice che il segreto per sentirsi bene e divertirsi consiste nella facilità e velocità di adattamento alle nuove situazioni. Ed è questo che abbiamo fatto noi dell’International Yachting Fellowship of Rotarians (IYFR). Nonostante la pandemia, abbiamo continuato ad operare al servizio delle nostre comunità, incontrandoci e crescendo.

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Dilemma etico. E tu cosa faresti?

Il tuo club ha lavorato instancabilmente per aiutare ad eradicare la polio per decenni e alcuni dei vostri soci hanno facevano già parte del Rotary al lancio dell’iniziativa. I dirigenti del tuo club stanno cercando di pianificare modi efficaci per riconoscere la Giornata Mondiale della Polio di quest’anno, ma alcuni soci sono affaticati dalla pandemia e si sentono meno motivati a partecipare rispetto agli anni passati.

Altri soci più giovani del vostro club e dei club Rotaract vicini hanno difficoltà a capire l’iniziativa, non essendo mai cresciuti in un Paese dove la polio era un problema. Questi soci ritengono che gli sforzi del Rotary dovrebbero concentrarsi su questioni più attuali, come la pandemia del COVID-19.

Tu pensi che sia importante continuare a portare avanti le iniziative per World Polio Day fino all’eradicazione della malattia in tutto il mondo e portare a termine la missione che i soci del Rotary si erano prefissati decenni fa.  Tu vuoi educare e motivare anche gli altri.

Tu cosa faresti?

Mostra il tuo supporto all’eradicazione della polio

La Giornata Mondiale della Polio è il 24 ottobre, e noi invitiamo tutti i club Rotary e Rotaract a mostrare il loro supporto registrando la loro partecipazione su endpolio.org/it. Cosa state aspettando?

L’eradicazione della polio è l’obiettivo principale del Rotary da oltre 30 anni, quindi è importante mostrare il proprio supporto, ed è facile.

Desideriamo mostrare che i soci del Rotary hanno ancora a cuore l’eradicazione della polio, una promessa che abbiamo fatto molto tempo fa ai bambini del mondo. Che si tratti di ospitare un evento o una raccolta fondi, di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’immunizzazione contro la polio sui social media, o di fare una semplice presentazione durante una riunione, è importante mostrare che stiamo facendo la differenza. Ciò che conta è aumentare la consapevolezza per una causa che è importante per tutti i Rotariani e gli amici della nostra organizzazione. E non occorre aspettare fino al 24 ottobre per mostrare la vostra partecipazione su endpolio.org. Fatelo oggi stesso.

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Creare opportunità di pace attraverso i Comitati interPaese

Colombe en vol

A cura di Cyril Noirtin, Presidente del Consiglio Esecutivo del Comitato InterPaese 2020/2022 e Presidente dell’evento precongressuale Comitato interPaese 2021

Cyril Noirtin

È con grande piacere che vi invito alla Conferenza precongressuale del Comitato interPaese2021: Opening Opportunities for Peace, che si svolgerà il 10-11 giugno prima della Convention virtuale del Rotary. Questo programma di due giorni, il primo del suo genere, vi introdurrà al lavoro di costruzione della pace dei comitati interPaese, vi ispirerà a stringere nuove relazioni internazionali e vi aiuterà ad espandere i vostri sforzi di costruzione della pace.

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