
Alexandria Ritchie, 2 giugno, Amburgo, Germania.
Storia di Alexandria Ritchie, socia del Rotaract Club della Virginia Commonwealth University e Rotary Club of James River, (Richmond), Virginia, USA, riportata dalla nostra corrispondente Diana Schoberg. Foto di Monika Lozinska
A 14 anni avevo deciso che volevo diventare medico. Ed è stato dopo che i miei genitori mi avevano raccontato la storia di Oliver.
Oliver è mio fratello maggiore. È nato con la Trisomia 13 (detta anche sindrome di Patau), una disfunzione cromosomica. Ha vissuto per un giorno. Non ho mai avuto l’opportunità di incontrarlo. Ricordo che i miei genitori me ne parlavano ed ho sentito dentro una voce che mi diceva di fare qualcosa che potesse alleviare quella stessa sofferenza provata dalla mia famiglia di altre famiglie.
Mia madre, durante il parto di Oliver, ha avuto una brutta esperienza epidurale. Le donne in travaglio spesso ricorrono all’epidurale per cercare di intorpidire la metà inferiore del loro corpo per rendere il dolore più sopportabile. Ma esiste un tasso di insuccesso del 14-17 per cento. E questa preoccupazione ha contribuito a creare lo stress di mia madre. L’indirizzo della mia laurea è Ingegneria biomedica. I medici del mio campus universitario sono venuti all’Università di ingegneria per dirci che i fallimenti epidurali sono un problema e chiederci di aiutarli a trovare una soluzione. Sono stata attratta dal progetto perché sembrava un’occasione per risolvere un’esperienza che mia madre aveva effettivamente vissuto, e che le donne continueranno a sperimentare fino a quando il problema non sarà risolto.
Io e altri sei studenti di ingegneria abbiamo iniziato a lavorare insieme su questo problema e abbiamo creato un dispositivo che attualmente si trova nel processo di regolamentazione governativa. Non so se sarei stata in grado di farlo senza il Rotary che mi ha dato le capacità di cui avevo bisogno per sviluppare un prodotto come questo. La medicina è un campo difficile da penetrare. Non credo che avrei avuto l’audacia di farlo senza il Rotary. E lo sviluppo di molti prodotti, specialmente in medicina, si basa sullo sviluppo di relazioni interpersonali. Questa non era sicuramente una dote che possedevo prima di entrare a far parte del Rotary. L’ho acquisita attraverso le mie interazioni con il Rotary e il Rotaract in luoghi come la riunione precongressuale del Rotaract.
Questa è la mia quarta riunione precongressuale. È come se ogni volta che torno la mia famiglia diventasse più grande. Il primo anno, ero nuova al Rotaract. Non c’erano molte persone del mio distretto, e non conoscevo i veterani, ossia le persone che ci vanno ogni anno. Ma tutti erano così accoglienti. Mi sentivo parte di una grande famiglia, nonostante fossimo da ogni parte del mondo. Ora, ogni anno, la Convention del Rotary ha una parte permanente nel mio calendario nel mese di giugno.