A cura del Rotary Club di Alba, Distretto 2032, Italia
Il progetto “Ludica” si rivolge a bambini e ragazzi gravemente disabili (0-18 anni) per i quali, ad oggi, sono limitate le proposte ludiche e sociali, oltre la scuola e i luoghi di terapia riabilitativa.
Di conseguenza, spesso, rimangono a casa con i genitori che se ne occupano costantemente.
Il destinatario indiretto dell’iniziativa è la cittadinanza perché il progetto promuove inclusione sociale e lo sviluppo di un “mondo di tutti” come previsto dalla Convenzione ONU.
La stanza è attrezzata con tutti gli elementi che consentono un’interazione multi sensoriale globale.
Le attrezzature sono molteplici perché ognuna di esse risponde ad uno specifico bisogno del bambino/ragazzo disabile.
Per offrire sensazioni gradevoli e rassicuranti a livello corporeo, sentirsi avvolti e contenuti e facilitare il rilassamento ci sono:
- Tappeti morbidi su cui coricarsi ed eventualmente fare giochi a terra
- Cuscini di varie dimensioni e peso riempiti di miglio in grado di adattarsi alla forma del corpo del bambino
- Pouf su cui adagiarsi
- Uno stereo per ascoltare musica
- Diffusore di aromi
- Letto ad acqua con blocco musicale vibrante
- Tubo trasparente vibrante a bolle multicolor
Per stimolare la componente visiva (cosiddetto aggancio visivo):
- Proiettore che diffonde luci colorate e in movimento sulle pareti
- Sul soffitto pannelli con luce led
- Sfera rotante a specchi per il rimando dei colori sulle pareti
- Fascio di fibre ottiche multicolor
Per incoraggiare il movimento e consentire la sensazione del tatto:
- “Mondo appeso” composto da oggetti di varia natura e consistenza sospesi che, se toccati, emettono immediatamente suoni e rumori
- Tamburo in pelle e strumenti musicali, come campanelle, maracas, ecc.
Per stimolare la consapevolezza della presenza e del movimento degli arti inferiori:
- Vasca piena di oggetti solidi come pietre, biglie di vetro , sabbia , ecc.
- Vasca di palline.
L’obiettivo del progetto non è solo quello di migliorare la qualità di vita dei ragazzi, ma anche quella dei loro genitori, offrendo un valido supporto per la gestione del figlio disabile, spesso impegnativa e totalizzante. Le famiglie possono affidare i loro bambini a persone competenti e in un ambiente sicuro, ritagliandosi spazi personali e creando gruppi di confronto e sostegno reciproco.