
Il Dott. Paolo Pasini durante un workshop a Ravenna
A cura di Paolo Pasini, socio del Rotary Club di Rimini, Italia e Past Governatore del Distretto 2072
Nel corso dei miei tanti anni come Rotariano, ho avuto l’opportunità di servire in vari incarichi di leadership. Attualmente sono Presidente di commissione distrettuale Azione internazionale (DISC) del Distretto 2072 e coordinatore di zona End Polio Now per le Zone 12 e 13B. Grazie a queste opportunità, ho imparato tanto sul Rotary e ho potuto trasmettere le mie conoscenze ai miei colleghi Rotariani. Professionalmente, sono uno psicologo e lavoro su metodi innovativi di reclutamento di persone di talento per un’azienda che produce macchinari per l’assortimento di frutta e verdura.
Lo scorso luglio, io e altri 15 Rotariani provenienti da sei Continenti siamo stati selezionati per partecipare a un seminario per conoscere le responsabilità delle presidenze delle commissioni distrettuali dell’Azione internazionale presso la sede centrale del RI a Evanston, negli Stati Uniti. Attraverso questo seminario di tre giorni, abbiamo appreso i vari strumenti e risorse di cui dispone il Rotary per aiutarci a ispirare i club dei nostri distretti a realizzare progetti di grande impatto e sostenibilità.
Abbiamo discusso anche le strategie per la creazione di una rete di esperti all’interno dei nostri rispettivi distretti, una responsabilità essenziale richiesta ai DISC. Il network distrettuale è costituito da individui del posto con un’esperienza nelle sei aree d’intervento del Rotary nonché nello sviluppo e attuazione di progetti e sovvenzioni globali. Questi esperti servono quindi come risorsa per i soci che desiderano migliorare i loro progetti di club e distretto.
Al termine dell’entusiasmante workshop, i partecipanti sono diventati “campioni” distrettuali dell’Azione internazionale. Ognuno di noi non solo supporta i club nei propri distretti, ma serve anche come risorsa per altri DISC. Negli ultimi mesi, ho condotto delle presentazioni a incontri ed eventi in varie parti dell’Europa centrale e meridionale per condividere con altri DISC e dirigenti distrettuali le informazioni da me apprese al seminario.
Ho lavorato anche con i miei colleghi dirigenti distrettuali e di club per mettere in pratica il concetto di Network di risorse distrettuali (DRN). Per fare questo, ho lavorato da vicino con il mio governatore e Presidente di commissione distrettuale della Fondazione Rotary per contattare tutti i nostri 52 club e incoraggiarli a unirsi al network per condividere le loro competenze con altri soci del Rotary.
Il nostro network adesso dispone di 29 esperti con 115 competenze, tra cui la redazione di sovvenzioni, le valutazioni della comunità, la gestione della revisione contabile, ed esperienza nelle sei aree d’intervento del Rotary. Questi individui useranno le loro abilità per guidare i club nell’ambito della loro area di competenza e contribuire allo sviluppo di progetti validi, misurabili e di forte impatto.
L’individuazione di mentori per i progetti e le sovvenzioni sta diventando una parte integrante del processo di pianificazione dei progetti del nostro distretto. I club possono trovare facilmente i mentori sul sito web del Distretto 2072 se sono alla ricerca di esperti nella gestione di progetti, sovvenzioni del Rotary e aree d’intervento del Rotary. Il nostro obiettivo è di far crescere il nostro network reclutando altri esperti dai nostri 52 club.
Una delle prime persone a rispondermi è stato Gian Luigi Trevisani, socio del Rotary Club di Cesena e Vice Presidente esecutivo del Gruppo Trevi, una società che opera nel settore delle dighe impegnata nella ricerca e gestione delle acque, strade, metropolitane e l’ambiente in tutto il mondo. In uno dei suoi messaggi mi ha scritto: “È una grande idea creare un DRN, sono entusiasta di condividere la mia esperienza con i Rotariani che vogliono realizzare progetti sostenibili e di forte impatto”.
Questa sensazione è comune a tutti gli esperti del nostro DRN. Non vedo l’ora di ampliare la nostra rete di risorse e migliorare l’impatto che possiamo fare insieme.